Una realtà fuori dagli schemi
Zamenhof Art non è nè una classica galleria, nè un'agenzia: è una associazione indipendente di artisti per gli artisti.
Nasce alcuni anni fa dall'iniziativa di alcuni giovani artisti emergenti e ha lo scopo di promuovere opere, artisti e progetti meritevoli al di là di logiche mercantili, speculative o clientelari . L'obbiettivo è consentire a talenti emergenti di proporre le loro opere in contesti in grado di valorizzarle, solo in virtù della qualità e dell'originalità e non del censo o delle conoscenze.
Un esempio lampante è il Premio Il Segno organizzato da Zamenhof Art, dove un artista, se meritevole, con una modesta quota di iscrizione di qualche decina di euro può arrivare ad esporre in una mostra personale, senza nessun altro costo aggiuntivo. Come è accaduto a decine di artisti nelle varie edizioni del Premio dal 2009 ad oggi.
Ogni anno il novero degli artisti selezionati viene aggiornato e rinnovato. Le attività di Zamenhof Art si auto-finanziano con una percentuale sulle vendite delle opere esposte e con le sottoscrizioni degli artisti associati e/o partecipanti ai vari eventi.
Fin dal suo esordio accanto alle mostre d'arte contemporanea si sono organizzati eventi collaterali e sinergici come spettacoli, concerti, presentazioni di libri, e poi corsi, stages, laboratori... privilegiando spesso e volentieri locations alternative e suggestive come Palazzi storici, Basiliche medioevali, Castelli...
La storia
Zamenhof Art in principio si chiamava "Apollo e Dioniso", associazione culturale fondata da Virgilio Patarini, Andrea Lavazza e Luigi Maddalena nel lontano 1998, e fin dalle origine si occupava di arte, spettacolo ed editoria.
Dal 1999 al 2002 Apollo e Dioniso organizza eventi culturali ed artistici nella storica Basilica di S. Celso, edificata prima dell'anno Mille a Milano.
Dal 2001 Valentina Carrera si affianca a Patarini nella direzione artistica.
Nel 2003 si apre l'Atelier Chagall una piccola galleria sul Naviglio Grande, in uno dei più caratteristici cortili della vecchia Milano. Segue l'apertura e la gestione per una stagione della Galleria Mirò a Milano (2005-2006) e dal 2008 al 2013 della Galleria Zamenhof, uno spazio polivalente di 300 mq fondato nel maggio 2008 da Patarini e Carrera con altri 4 artisti emergenti (Boscolo, Corsetti, Giacobino, Grassi). Nel 2008 dopo dieci anni di attività Apollo e Dioniso si trasforma sostanzialmente in "Zamenhof 11" e poi due anni dopo in "Zamenhof Art".
L'associazione Zamenhof Art attualmente gestita da uno staff giovane, dinamico e preparato, non si limita a presentare un ricco e articolato programma di mostre a Milano, ma grazie all'attività curatoriale dei due direttori artistici (Valentina Carrera e Virgilio Patarini) organizza mostre in prestigiosi spazi museali in tutta Italia, come Castel dell'Ovo a Napoli, Palazzo Zenobio a Venezia, il Castello di Carlo V a Lecce, il Castello Estense a Ferrara, Palazzo Guidobono a Tortona, il Castello Malaspina a Massa, la Pinacoteca Civica di Imperia, la Galleria Civica di Monza, il Chiostro di S. Anna e Palazzo Racchetta a Ferrara, ed altri ancora.
Inoltre Virgilio Patarini, allievo di Renato Barilli, dal 2011 al 2015 è stato consulente del C.A.M., catalogo d'arte moderna dell'Editoriale Giorgio Mondador ed è autore per questo editore dei volumi tematici "Post-Avanguardia", "La materia è il colore" e "Terza Dimensione", tutti e tre con Paolo Levi, e dei volumi monografici dedicati a Valentina Carrera (Bereshit), a Drago Cerchiari (Le cinque vite del Drago) e la monografia su Paolo Facchinetti. E ancora del volume di storia dell'arte contemporanea “La via italiana all’Informale: da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze” (2013), del catalogo della prima edizione del Ferrara Art Festival (2014) , del libro "Dramatis Personae: Il volto e la figura nell'arte italiana contemporanea" (prima edizione 2013-seconda edizione aggiornata 2016) ; e dell'articolato progetto editoriale intitolato "Cross Over. Attraversamenti e sconfinamenti nell'arte italiana contemporanea", 2017.
Nel segno della "POST-AVANGUARDIA"
Gli artisti selezionati, giovani ed emergenti, ma anche già affermati, proposti da Zamenhof Art recuperano l’esperienza delle grandi Avanguardie della seconda metà
del 900, specie nella loro declinazione italiana (Fontana, Burri, Vedova, Afro, Rotella, l’Arte Povera, la Transavanguardia), citando, rielaborando, contaminando stili, tecniche, approcci
teorici, con perizia tecnica e raffinatezza intellettuale, in una peculiare interpretazione, consapevole e programmatica, dell’ineludibile deriva post/moderna dell’arte contemporanea. Con umiltà
e rigore. Senza nessuna concessione a facili sensazionalismi o inutili, vacue provocazioni. Senza nessuna volontà di stupire o di fare qualcosa di forzatamente nuovo. Magari, piuttosto, qualcosa
di bello. Perché la bellezza esiste ancora. Solo, ha cambiato abito (e forse anche habitat).
Una sala di Palazzo Guidobono a Tortona durante la mostra "Labirinti di legno", 18 marzo - 9 aprile 2012
Uno scorcio del Castello di Carlo V a Lecce con l'allestimento della mostra "Orizzonti di attesa", 18 ottobre - 20 novembre 2011
Uno scorcio delle sale interne del castello Malaspina di Massa durante la mostra "Post-Avanguardia" nel settembre 2010